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Parma

Location: Parma

Date: 2008

Client: Comune di Parma

Architects: Pablo Roel, Eva Sánchez

Collaborators: Carlos Lanuza

Castellano/

En los cruces ocurren cosas,  una situación de conflicto,  un punto de encuentro.

En la antigua Roma empezaban así: dos ejes principales dibujan una cruz en el suelo, el punto de partida,  el nacimiento del centro, la fundación de una ciudad.

 

 El origen de Parma no está ahí, hay que buscarlo en el cruce de la piedra con el agua. Hacia poniente la vía Emilia, hacia el norte el río. Es el cruce formado por la acción del hombre y la naturaleza. El origen de todas las ciudades, el origen de la arquitectura.

 

En el origen de las palabras se encuentran los significados. Attraversamento y attraversàre, del latín Trânsversus, llevan implícita la idea de obstáculo, un límite que salvar.  Cruzar el río es pasar la frontera, unir dos partes separadas. Actuamos en el río para conectar la ciudad. Entendemos la intervención como un proyecto de continuidad urbana, la extensión de la ciudad sobre el agua.

 

La conexión de dos barrios es la prolongación de sus calles, paseando a pie o en bicicleta. Desde el principio los muros han dibujado la forma de la ciudad de Parma, alterados con el paso del tiempo. Delimitaron la ciudad y la protegieron del río.          El proceso de transformación de la muralla es parte intrínseca del lugar, abrir un paso recortando un muro existente, construir uno nuevo.

 

La manipulación de los muros abrirá nuevas perspectivas del lugar: un camino ascendente, un giro, una calle que se estrecha, otra que se ensancha. Es la lógica de la ciudad histórica.

 

Tenemos que salvar un desnivel. El muro pierde altura en la ascensión, la calle se desvanece progresivamente, asoma la ciudad, aparece el paisaje. Ya hemos hecho medio camino. Queda cruzar el río, la última etapa antes de volver a entrar en el corazón de la ciudad.

 

Hubo un tiempo en la ciudad que las murallas dejaron de ser necesarias, las del río permanecieron, dibujando con precisión los límites con la ciudad. Encerraron el cauce del río, negándoselo a la ciudad.

 

En un tiempo más lejano todavía, la entrada a las ciudades estaba en la cabeza de los puentes, un lugar de control, una puerta.  Imaginar la puerta de la ciudad al río, la entrada de un parque en la cabeza del puente.  La técnica lo permite. Ganar un espacio para la ciudad, en el lugar de su origen.

 

 

Italiano/

 

Negli incroci accadono delle cose  una situazione di conflitto, un punto d'incontro. Nell'antica Roma cominciavano cosí: due assi principali tracciano una croce sul suolo, è il punto di partenza, la nascita del centro, la nascita di una città.

 

L'origine di Parma non è là,  bisogna cercarlo nell'incontro fra la pietra e l'acqua. Verso ponente la via Emilia, verso nord il fiume. È l'incontro tra l'opera dell'uomo e la natura. L'origine di tutte le città, l'origine dell'architettura.

 

 

Nell'origine delle parole si trovano i significati. Attraversamento ed attraversare, dal latino Trânsversus, trasmettono implicita l'idea di ostacolo, un limite da salvare. Attraversare il fiume è oltrepassare la frontera, unire due parti separate. Interveniamo nel fiume per connettere la città. Intendiamo l'intervento come un progetto di continuità urbana, l'estensione della città al di sopra dell'acqua.

 

L’unione di due quartieri è il prolungamento delle sue strade, passeggiando a piedi o in bicicletta. Fin dal principio le mura hanno disegnato la forma della città di Parma, modificate dal passare del tempo...delimitarono la città e la protessero dal fiume. Il processo di trasformazione della muraglia è parte intrinseca del luogo, aprire un varco rompendo un muro esistente, costruirne uno nuovo.

 

La manipolazione delle mura aprirà nuove prospettive del luogo: un cammino ascendente, un giro, una strada che si restringe, un'altra che si allarga. È la logica della città storica.

 

Dobbiamo compiere un dislivello. Il muro perde altezza con la salita, la strada svanisce progresivamente, si affaccia la città, compare il paesaggio. Abbiamo già fatto metà strada. Resta attraversare il fiume, l'ultima tappa prima di rientrare nel cuore della città.

 

C'era un tempo in cui le mura delle città smisero di essere necessarie, quelle del fiume rimasero, disegnando con precisione i limiti con la città. Serrarono rinchiudendo il letto del fiume negandolo alla città.

             

In un tempo ancora più lontano l'accesso alla  città avveniva attraverso il capo di ponte, un posto di controllo, una porta. Immaginare la porta della città al fiume,  l'entrata di un parco nel capo di ponte. La tecnica lo permette. Guadagnare uno spazio per la città, il luogo della sua origine.

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